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Lo sciame meteorico delle Quadrantidi

Le Quadrantidi sono uno dei principali sciami meteorici annuali, noti per la loro intensità e per la brevità del loro picco di attività. Il nome “Quadrantidi” deriva dalla costellazione ormai obsoleta del Quadrante Murale, situata tra le attuali costellazioni di Boote e Dragone. Questo sciame è associato ai detriti lasciati dall’asteroide 2003 EH1, considerato il residuo di una cometa estinta.

Nel 2025, il picco delle Quadrantidi è stato previsto per il 3 gennaio, con un massimo di attività intorno alle 20:00 ora italiana, estendendosi per circa 6 ore. Durante questo periodo, in condizioni ideali, si potevano osservare fino a 120 meteore all’ora.

Per noi osservatori, il radiante delle Quadrantidi si trovava basso all’orizzonte tra il tramonto e la mezzanotte, aumentando in altezza nelle ore successive. Pertanto, il momento ottimale per l’osservazione era nelle ore serali del 3 gennaio, quando il radiante era sufficientemente alto nel cielo e l’assenza della Luna garantiva un cielo scuro.

Per massimizzare l’esperienza di osservazione, era consigliabile:

  • Scegliere un luogo lontano da fonti di inquinamento luminoso, come aree rurali o collinari.
  • Adattare gli occhi all’oscurità per almeno 20-30 minuti, evitando l’uso di dispositivi luminosi.
  • Indossare abbigliamento adeguato per proteggersi dal freddo notturno.

Le Quadrantidi offrono uno spettacolo celeste affascinante, inaugurando l’anno con una pioggia di “stelle cadenti” che incanta appassionati e curiosi del cielo notturno.

Mario Sandri

Sono nato nel 1978 e abito a Novella. Ho conseguito la laurea in Astrofisica e professionalmente parlando sono un docente al Liceo Russell di Cles. Dal 2000 attività di didattica e di divulgazione nel campo dell’astronomia. Sono fondatore di Astronomia Valli del Noce, vice-coordinatore dell'Italian Amateur Radio Astronomy e uno dei tre referenti di CieloBuio per la provincia di Trento, inoltre, sono membro dell'Unione Astrofili Italiani, dell'Associazione Italiana di Fisica, di Astronomers Without Border, dell'International Meteor Organization, dell'European Association for Astronomical Education. Se volete conoscermi un po' meglio visitate il mio sito.

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