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I.A.C Italian Activity Contest

L’Italian Activity Contest, o come lo chiamano brevemente i Radioamatori è una competizione nazionale che si svolge da Gennaio a Dicembre e coinvolge i partecipanti a collegare più stazioni possibile che operano su bande specifiche in tornate specifiche. Si tratta infatti di cinque appuntamenti mensili che ricoprono 60 gare annuali.

L’obiettivo principale dello è quello di valorizzare le bande dai 50 MHz a salire fino ad operare in GHz e possono partecipare tutti gli OM Italiani e Stranieri.

Le frequenze radioamatoriali utilizzate nello IAC sono:

  • 50 MHz – secondo Giovedì del mese
  • 144 MHz – primo Martedì del mese
  • 432 MHz – secondo Martedì del mese
  • 1296 MHz – terzo Martedì del mese
  • 2,3 GHz & Up – quarto Martedì del mese
  • 70 MHz – terzo Giovedì del mese

Orario:

da aprile a ottobre – dalle 17.00 alle 21.00 UTC
da novembre a marzo – dalle 18.00 alle 22.00 UTC

Affinché il QSO (collegamento)sia ritenuto valido deve contenere tutte le informazioni base come, orario in UTC, nominativo del corrispondente, rapporti segnale inviati e ricevuti e locator(sistema di coordinate abbreviate) del corrispondente completo dei 6 digit.

Potete facilmente immaginare che partecipare a questi contest non è particolarmente difficile, basta una radiotrasmittente che opera sulle frequenze richieste e una antenna. Quello che effettivamente è difficile è continuare a migliorare le proprie performance, ad esempio utilizzando un antenna direttiva anziché un’antenna verticale in modo da puntare tutta la sensibilità della radio e la sua potenza verso la stazione che vogliamo collegare. Anche l’ambiente o il meteo creano delle opportunità ma anche degli ostacoli importanti. Noi radioamatori di montagna saliamo spesso in quota per operare dalle cime delle montagne per avere meno ostacoli sul piano orizzontale e arrivare più lontano. Talvolta, quando il meteo non lo consente, si opera da zone più basse, dove oltre ai disturbi in radiofrequenza, ci troviamo a puntare le antenne proprio verso le montagne, cosa che ovviamente ci ostacola ma spesso e volentieri ci aiuta per ottenere delle “riflessioni” e collegare stazioni che sono fuori dalla nostra portata ottica.

Durante il contest ci si sposta lungo la banda in uso alla ricerca di un segnale di un altro radioamatore che sta chiamando. Spesso e volentieri il segnale lo dobbiamo cercare in mezzo al rumore di fondo o sotto i disturbi di radiofrequenza e qui si fa strada l’ingegno e l’esperienza di un radioamatore che proverà, girando un poco l’antenna o utilizzando dei filtri, di pulire il segnale rendendolo più comprensibile possibile. A questo punto si passa alla chiamata di risposta, sperando che ci possa sentire. Qui le cose si fanno ostiche e delicate. Spesso infatti la stazione che vogliamo collegare non è vicina, se il suo segnale è basso, probabilmente è lontano, ma lo scopriamo presto ascoltando il suo nominativo.

Il nominativo è costituito da una parte iniziale, il prefisso, che fornisce indicazione del luogo da cui la stazione trasmette, e da una parte finale, il suffisso, che caratterizza la particolare stazione. Bene, ora sappiamo da quale “regione” sta operando e possiamo provare ad allineare l’antenna puntandola nella direzione indicata e il segnale radio dovrebbe aumentare leggermente.

Ci lanciamo nelle chiamate sperando che l’operatore ci ascolti, ma nuovamente non è detto che sia semplice perché durante il contest porrebbero cambiare le condizioni di “propagazione delle onde radio”, ovvero il segnale potrebbe aumentare o diminuire a causa della ionizzazione dell’atmosfera.

Ma siamo vincolati anche dal “traffico”, infatti, ci saranno altri operatori in tutta Italia che proveranno a collegare la stessa stazione e magari non riescono a sentire che stiamo provando anche noi, quindi capite che con poca potenza o con condizioni non ottimali, farsi sentire non è così semplice.

Alla fine siamo fortunati, la stazione ci ascolta, ci scambiamo i nominativi, il locator e il rapporto di segnale e il QSO è concluso e si può metterlo a LOG.

Partecipare ai contest è avvincente perché è facile partecipare, ma per ottenere risultati bisogna adottare strategie diverse sulla base di variabili che cambiano continuamente, è un lavoro delicato e spinge il radioamatore a sperimentare nuove antenne e nuove location dando così vita ad un’intensa attività di autocostruzione.

Fonti: www.ari.it, Wikipedia

Michele Eccel - IN3HCH

Imprenditore appassionato di elettronica e nuove tecnologie, radioamatore dal 2016

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